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Fibre artificiali vetrose (FAV) e Fibre Ceramiche Refrattarie (FCR)

Le FAV sono impiegate diffusamente nell’isolamento termico ed acustico e anche come rinforzo di materiali plastici, nell’industria tessile e nel settore edilizio.

Le Fibre Artificiali Vetrose fanno parte del grande gruppo delle Man-Made Mineral Fibres (Fibre Minerali Artificiali), che include tutte le tipologie di fibre inorganiche come le fibre cristalline, le lane policristalline, i whiskers di carburo di silicio ed altre.

Le FAV commercialmente importanti sono a base di silicio e contengono quote variabili di altri ossidi (ossidi alcalino terrosi, alcali, alluminio, boro, ferro e zirconio). Appartengono alle FAV le fibre/lane di vetro, le lane di roccia, le lane di scoria, le fibre ceramiche refrattarie (FCR), le lane di vetro-allumo-silicati (ASW) e le lane di nuova generazione (AES, HT wool).

La composizione delle fibre artificiali vetrose ne determina anche i potenziali effetti biologici: per le fibre vetrose isolanti (ad esempio le lane minerali) è accertata una bassa persistenza biologica, mentre la diversa formulazione delle fibre ceramiche refrattarie comporta una differente classificazione.

Le FAV vengono classificate in base al contenuto di ossidi dei metalli alcalini e alcalino-terrosi e sul calcolo del diametro medio geometrico pesato sulla lunghezza.

Le FAV, a differenza delle fibre di amianto, tendono a rompersi trasversalmente con tipica frattura concoide, creando fibre sempre più corte, ma senza riduzione del diametro della fibra stessa, ecco perché il diametro può essere utilizzato come fattore discriminante.

Si classificano come FCR se presentano un tenore di ossidi dei metalli alcalino e alcalino-terrosi ≤18%, mentre si definiscono lane minerali artificiali se tale valore è >18%.

Il calcolo del diametro medio geometrico pesato sulla lunghezza serve per discriminare tra le FCR e le lane minerali artificiali quali sono quelle potenzialmente cancerogene o cancerogene certe. La classificazione di “cancerogeno” non si applica alle FAV il cui diametro medio geometrico pesato sulla lunghezza risulti superiore a 6 µm.
Se il diametro in questione è inferiore a 6 µm, le FCR sono classificate come cancerogene di Categoria 1 (cancerogene certe), mentre le lane minerali artificiali sono classificate come cancerogene di Categoria 2 (potenzialmente cancerogene), a meno che non rispettino i requisiti elencati nella nota Q del CLP.

La bonifica delle e lane va eseguita utilizzando attrezzature e materiali che consentano di raggiungere in maniera efficace l’obiettivo avendo cura di evitare la dispersione di fibre nell’ambiente e tutelando i lavoratori che la eseguono.