Condotte Interrate
Le tubazioni in cemento amianto sono estremamente diffuse e possono generare situazioni di rischio sanitario correlato all’asbesto se oggetto di interventi di rimozione.
Spesso le condotte sono murate o interrate. Sono state utilizzate come pluviali, esalatori, uscita fumi, condotte per lo scarico dei rifiuti condominiali, ma soprattutto per convogliare acqua potabile, acqua per uso agricolo, scarichi fognari e gas.
L’attività di smuramento, seppur con l’attenzione dovuta ad evitare rotture del manufatto in cemento amianto, non pone particolari difficoltà tecniche. La bonifica si esegue secondo le procedure previste per l’amianto compatto.
Il problema si pone invece in tutta la sua complessità per le condotte interrate, qualora si debba intervenire per manutenzione straordinaria in caso di rottura e ripristino della condotta.
Nel caso degli interventi sulla rete pubblica, l’attività va eseguita in emergenza per garantire alla collettività il ripristino dei servizi essenziali.
In questi casi è tecnicamente difficile conciliare i dettami del D.M. 06/09/1994 con le lavorazioni magari a bordo strada e in condizioni di possibile perdita di liquidi. Infatti la tubazione per essere ripristinata deve essere spesso tagliata per poter inserire un giunto di collegamento con il nuovo tratto privo di amianto.
La tecnica viene in aiuto con una serie di attrezzature e materiali atti a minimizzare il rischio di dispersione di fibre: fissativi biodegradabili, tessuti filtranti, impianti mobili per la nebulizzazione e per l’aspirazione, unità di decontaminazione mobili e speciali tagliatubi manuali con basso impatto sulla superficie in cemento amianto.