Cemento Amianto
Il cemento amianto, per la sua leggerezza e resistenza alla corrosione, agli sbalzi termici e all’usura, è stato largamente utilizzato, sia in edilizia civile che industriale.
Le lastre di copertura ondulate, comunemente chiamate “Eternit” ne sono l'esempio tipico.
I pannelli da costruzione venivano invece installati per scopi di rivestimento, in facciata degli edifici, sui balconi o come tamponamenti interni.
I manufatti in cemento amianto sono molteplici, in virtù delle proprietà tipiche dell'amianto: protezione antincendio, isolamento termico e acustico, ma anche capacità di rinforzo strutturale. Sono stati così prodotti tubi, canne fumarie e comignoli, pluviali, esalatori, cisterne per acqua, condotte per lo scarico dei rifiuti condominiali, pannelli elettrici, pannelli per controsoffitti e rivestimenti vari.
I prodotti in cemento amianto rientrano nella categoria dei manufatti a matrice compatta. Tuttavia, quando questi iniziano a degradarsi, liberano nell’ambiente fibre di amianto dannose per la salute.
Il degrado dipende dall'esposizione ad agenti esterni (piogge acide, ciclo gelo e disgelo, muschi e licheni, sollecitazioni meccaniche) che intaccano il legante cementizio lasciando affiorare le fibre.
La bonifica ha come presupposto che i MCA (Materiali Contenenti Amianto) vengano rimossi integri, agendo sui fissaggi e in ogni caso evitando rotture.
Prima dell’asportazione occorre però effettuare una stabilizzazione delle fibre affioranti con idonei fissativi.
Qualora le lastre si presentino in buono stato di conservazione, si può optare per un intervento di incapsulamento o confinamento (c.d. “sovracopertura”).