VALUTAZIONE RISCHIO RADON AMBIENTI DI VITA E DI LAVORO (D.Lgs. 101/2020)

ANALISI DI LABORATORIO - VERIFICHE AMBIENTALICONSULENZE

Monitoraggio gas radon nell’aria ai sensi del D.lgs 101/2020 (recepimento Direttiva 2013/59/EURATOM)

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Servizio da effettuarsi presso …

Il servizio comprende:
– Posa del primo gruppo di rilevatori a cura del personale specializzato Vedani LAB;
– Successiva posa, ogni 3 mesi, di nuovi rilevatori e ritiro dei rilevatori precedentemente posati (4 fasi, durata complessiva 12 mesi);
– Sviluppo in laboratorio di tutti i rilevatori, emissione certificati e trasmissione risultati con relazione tecnica finale, nella quale saranno evidenziate in particolare le misure correttive atte a mitigare la contaminazione.

Il costo di uscita del personale specializzato Vedani LAB è da quantificare a parte in base alla situazione specifica.

Si precisa che, prima di ogni campagna di misura, può essere utile effettuare un sopralluogo nei locali da monitorare, al fine di valutare il numero di postazioni di misura e i tempi d’esposizione da adottare in ottemperanza a quanto disposto dal D.lgs. 101/2020 (All. II). In ogni caso è necessario disporre di una planimetria dei locali con l’indicazione d’uso e della superficie di ciascun locale interessato.
Per gli Ambienti Residenziali, sebbene sia sempre utile una valutazione basata sull’annualità, è possibile limitare il periodo di rilevazione a tre mesi se il rilievo inizia in inverno ed a sei mesi se il rilievo inizia in estate. I risultati saranno diversi poiché’ il rilievo trimestrale invernale fornirà il valore di massimo annuo mentre il rilievo semestrale, integrando un periodo estivo con un periodo autunnale, si avvicinerà al valore di media annua.
Nei Luoghi di Lavoro il D.lgs. 101/2020 prescrive misure della concentrazione media di radon obbligatoriamente integrate sull’anno solare; cioè il rilievo ai sensi della norma deve durare 365 giorni naturali consecutivi senza soluzione di continuità. Il periodo annuale può però essere suddiviso in periodi più brevi a patto che non si interrompa la continuità.
Le misurazioni vanno eseguite in tutti i locali separati. In caso di un elevato numero di locali analoghi in termini strutturali, d’uso e di ventilazione, è possibile effettuare misurazioni su un campione ridotto, comunque non inferiore al 50%. Nel caso in cui si riscontri il superamento del livello di riferimento almeno in un locale, le misurazioni dovranno essere estese a tutti gli altri ambienti non misurati.
Per locali con una superficie inferiore o uguale a 100 mq, è necessario identificare almeno un punto di misurazione ogni 50 mq o frazione. Per locali di dimensioni maggiori di 100 mq è necessario identificare almeno un punto di misurazione ogni 100 mq o frazione.

I rivelatori a tracce nucleari di tipo CR-39 sono costituiti da una camera di diffusione in plastica conduttiva all’interno della quale è posizionato un rivelatore costituito di una resina di derivazione ottica PADC CR-39. Ogni dosimetro è dotato di un codice di identificazione ed è trattato antistaticamente. È racchiuso in un involucro di plastica impermeabile al Radon per evitare esposizioni indesiderate.
La registrazione di radioattività alfa inizia non appena si estrae il rilevatore dalla confezione.
Lo sviluppo dei dosimetri viene eseguito mediante un bagno di enfatizzazione delle tracce latenti a base di idrossido di sodio e la lettura attraverso l’utilizzo di un programma d’analisi delle tracce nucleari provocate sul rivelatore dall’impatto con le particelle alfa emanate dal radon 222 e dai suoi figli.
I livelli di riferimento, espressi come concentrazione media annua di attività di Radon in aria sono di 300 Becquerel/metro cubo, sia per gli ambienti residenziali che per i luoghi di lavoro.
I risultati vengono espressi come concentrazione di radon in Bq/m3.